Cosa fare in caso di carenza di vitamina D?
Buone fonti alimentari di vitamina D, altamente consigliate per rimediare a una carenza della suddetta vitamina, sono:
- L’olio di fegato di merluzzo;
- Gli oli di pesce;
- Pesci quali salmone, trota, aringa, pesce spada, anguilla, sgombro, tonno, carpa ecc;
- Il tuorlo d’uovo;
- Il latte;
- Il burro;
Dove è presente la vitamina D?
Questa vitamina viene in gran parte assorbita dal nostro organismo attraverso l’esposizione ai raggi solari. Negli alimenti invece è poco presente, si trova solamente in alcuni tipi di pesci grassi, nel latte e nei suoi derivati (in particolare burro e yogurt), nelle uova, nel fegato e nelle verdure verdi.
A cosa serve la vitamina D nel nostro corpo?
Nella sua forma attivata, la vitamina D agisce in realtà come un ormone che regola vari organi e sistemi ed è importante nel controllo dell’infiammazione e del sistema immunitario. Una sua carenza è stata associata a diversi tipi di malattie, dal diabete all’infarto, dall’Alzheimer all’asma o alla sclerosi multipla.
Quale è il valore normale della vitamina D?
L’Institute of Medicine degli Stati Uniti ha concluso che un livello di 25-idrossivitamina D pari o superiore a 20 ng/mL (50 nmol/litro) è adeguato per il mantenimento in buona salute delle ossa, e che livelli superiori ai 30 ng/mL non offrono effetti significativamente migliori.
In quale verdura si trova la vitamina D?
La vitamina D, sebbene in piccole quantità, si trova soprattutto nelle verdura a foglie larghe e scure e, in particolare, nelle bietole e nella cicoria, ma anche nei broccoli e nel cavolo riccio, noto anche come cavolo nero o kale.
Quando è necessario integrare la vitamina D?
La vitamina D viene in grande parte accumulata dal nostro organismo attraverso l’esposizione ai raggi solari e va integrata solo in situazioni particolari, legate alla crescita, alla gravidanza e all’allattamento.